Alla presenza di otto spettatori, per lo più ex-Consiglieri e candidati, si è svolto
il Consiglio Comunale apertosi alle 20.31 con la partecipazione di 9 Consiglieri di Coltiviamo il
Futuro (CF), 4 di “Si Può Fare” (SPF) ed 1 di “Tradizione e Futuro” (TF).
Riportiamo
sinteticamente i contenuti della seduta:
1.
Approvazione
verbali della precedente seduta consigliare del 27.11.2014 dal n. 33 al n. 36;
Discussione:
nessun rilievo
dal Consiglio
Voto:
approvato all’unanimità
2.
Modifiche ed integrazioni al Regolamento di Istituzione del Consiglio Comunale
dei Ragazzi;
Discussione:
in questo punto si è discusso della modifica da apportare
al regolamento del Consiglio dei Ragazzi ovvero all’estensione della
partecipazione alle classi quarte della scuola primaria.
Voto:
approvato all’unanimità
3.
Modifica all’art. 4 del Regolamento per l’impiego in strutture e servizi di
volontari extra - associazioni “Servizio Civico”;
Discussione:
interviene l’Assessore Valvason il quale
illustra le modifiche ai commi tre e quattro, relativi all'iscrizione dei
volontari e alla presa d’atto da parte della Giunta dell'iscrizione dei
medesimi. Nella fattispecie si introduce il tacito assenso (non previsto nel
precedente regolamento). La consistenza di questa istituzione Comunale si
attesta sulle 40 unità, le quali prestano servizio volontario senza aderire ad
altre associazioni locali. Il servizio è molto efficace e coadiuva
l'Amministrazione in maniera sostanziale nelle piccole attività di manutenzione
e welfare. Al capogruppo Luca Tomasin (TF) viene dato un chiarimento in merito
all’art. 6, relativamente al fatto che ogni area ha i suoi referenti da
contattare in base alle esigenze e alle contingenze che si presentano.
Voto:
approvato all’unanimità
4.
Comunicazione della delibera di G.C. n. 149 del 15.12.2014 avente ad oggetto:
“Prelievo dal fondo di riserva n. 2/2014”;
Viene comunicato al Consiglio che il Bilancio ha subito
un’integrazione di 2000€ con un prelievo dal fondo di riserva, in quanto non
sussisteva la necessità di una variazione più articolata, ovviamente al momento
della prima variazione detto fondo verrà rimpinguato.
5.
Mozione presentata dal Consigliere comunale Cossaro Alessandra pervenuta al
protocollo comunale in data 27/11/2014 ed assunta al protocollo 10052 avente ad
oggetto “Benefici comunali Carta Famiglia”;
Il Sindaco illustra al Consiglio le problematiche che il
documento presenta rispetto al Regolamento Comunale, ovvero che quell’atto,
seppure chiamato Mozione dalla presentante, si configura, a detta di tutti gli
operatori consultati, Segretario “in primis”, come interpellanza. Questo in
quanto si conclude con una richiesta di risposta, meglio se scritta, anziché con
la richiesta di votare un argomento che impegni il Consiglio o la Giunta.
A titolo di
pro-memoria ecco quanto prevede il Regolamento Comunale, documento normativo
per l’attività del Consiglio, che non prevede documenti alternativi misti
(mozionanza?):
CAPO IX
INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE,ORDINI DEL GIORNO,
MOZIONI
Art. 41 - Modalità di presentazione
1.
Le interrogazioni,
interpellanze, ordini del giorno e mozioni debbono essere sempre formulate per
scritto e firmate dal proponente. Quando riguardino argomenti identici,
connessi od analoghi, possono essere svolte contemporaneamente.
2.
Ciascun Consigliere
non può presentare per ciascuna seduta più di due tra: o una interrogazione, o
una interpellanza, o un ordine del giorno e o una mozione.
Art. 42 - Contenuto della interrogazione
1.
L'interrogazione
consiste nella richiesta rivolta al Sindaco o agli Assessori per avere
informazioni circa la sussistenza o la verità di un fatto determinato.
2.
L'interrogazione deve
essere sempre formulata in modo chiaro, conciso ed in termini corretti.
3.
Il Sindaco, o
l'Assessore competente per materia, possono dare risposta immediata
all'interrogazione presentata anche durante la seduta, se dispongono degli
elementi necessari. In caso contrario ne prendono atto e si riservano di dare
risposta nella successiva seduta consiliare.
Art. 43 - Contenuto della interpellanza
1.
L'interpellanza
consiste nella domanda scritta fatta al Sindaco o agli Assessori per conoscere
i motivi, i criteri e gli intendimenti in base ai quali sono stati adottati
taluni provvedimenti o trattati determinati affari.
2.
Essa può inoltre
richiedere al Sindaco o agli Assessori che precisino al Consiglio gli
intendimenti con i quali essi si prefiggono di operare in merito ad un
determinato fatto o problema.
Art. 44 - Discussione delle interrogazioni e
delle interpellanze
1.
Se il Consigliere
proponente non sia presente al momento della discussione della sua
interrogazione od interpellanza, questa si intende ritirata, salvo che il
presentatore non ne abbia chiesto il rinvio della trattazione ad altra
adunanza.
2.
Le interrogazioni ed
interpellanze sono lette al Consiglio dal Presidente, il quale può dare
direttamente risposta o demandare la stessa all'Assessore delegato per materia.
3.
La risposta deve
essere contenuta entro il tempo di cinque minuti.
4.
Può replicare ad
essa solo il Consigliere
interrogante, per dichiarare se sia soddisfatto o meno e per quali ragioni e,
comunque, contenendo il suo intervento entro il tempo di cinque minuti.
5.
Alla replica del
Consigliere può seguire, a chiusura, un breve intervento del Sindaco o del
competente Assessore.
6.
Nel caso che
l'interrogazione od interpellanza sia stata presentata da più Consiglieri, il
diritto di replica spetta ad uno solo di essi, di regola al primo firmatario.
7.
Quando il Consigliere
proponente non sia soddisfatto della risposta avuta o comunque intenda
promuovere una discussione sulla risposta data dalla Giunta, può presentare una
mozione, che dovrà essere iscritta all'ordine del giorno di un successivo
Consiglio.
8.
Le interrogazioni ed
interpellanze relative a fatti strettamente connesse fra loro vengono trattate
contemporaneamente.
9.
Trascorso il tempo di
un'ora dall'inizio della trattazione delle interrogazioni ed interpellanze, il
Presidente può far concludere la discussione di quella che è a quel momento in
esame e rinvia poi le altre eventualmente rimaste da trattare alla successiva
seduta del Consiglio Comunale.
Art. 45 - Gli ordini del giorno
1.
Gli ordini del giorno
consistono nella formulazione di un voto politico - amministrativo su fatti o
questioni di interesse della comunità per i loro riflessi locali, nazionali od
internazionali, che investono problemi politico-sociali di carattere generale,
e sono presentati per iscritto.
2.
Il Consigliere
proponente legge l'ordine del giorno e lo illustra per non più di cinque
minuti. Subito dopo intervengono il Sindaco od un Assessore per precisare la
posizione della Giunta e non più di un Consigliere per ogni gruppo, ciascuno
per un massimo di cinque minuti.
3.
A conclusione della
discussione l'ordine del giorno viene posto in votazione.
4.
Il Consiglio
stabilisce, tenuto conto delle proposte formulate dal presentatore, le forme di
pubblicità da darsi agli ordini del giorno approvati.
5.
Il Sindaco dispone in
conformità a tali decisioni.
Art. 46 - Le mozioni
1.
La mozione consiste
nella richiesta di un dibattito politico-amministativo su argomenti connessi ai
compiti del Comune, al fine di pervenire a decisioni su di essi.
2.
La mozione può avere
infine per scopo la formulazione di un voto generico circa i criteri seguiti o
che si vogliono seguire nella trattazione di determinati affari e può concludersi con un giudizio che
si intende promuovere dai Consiglieri in merito a particolari decisioni,
atteggiamenti o posizioni assunte dal Sindaco o dalla Giunta Municipale.
3.
La mozione deve
essere presentata per iscritto e può essere avanzata da ogni Consigliere.
4.
Quando la mozione
viene presentata nel corso di un seduta del Consiglio Comunale, il presidente,
senza far luogo a discussione immediata su di essa, ne fa prendere atto a
verbale assicurando che la stessa sarà iscritta all'ordine del giorno di un
successivo Consiglio.
5.
Le mozioni comportano
l'adozione di un voto deliberativo, a conclusione del dibattito.
6.
Sulle mozioni possono
essere presentati emendamenti che vengono discussi e votati osservando le norme
generali del presente regolamento.
7.
La discussione delle
mozioni è regolata dalle norme di cui al capo VII del presente titolo.
Appurato che si tratta formalmente di una interpellanza e,
sorvolato il fatto che l’interpellante ha spacciato la richiesta del Sindaco a
ri-formulare la Mozione come una volontà di censura, il Sindaco, dopo aver dato
lettura del documento, ha affermato che l'Amministrazione Comunale è impegnata
a sostenere l'ambito sociale ed anche le famiglie, tant’è che il contributo alle
famiglie per l’abbattimento delle rette attualmente é di 36.000 euro,
regolarmente erogati.
Purtroppo il capitolo al quale l’interpellante fa
riferimento non è stato finanziato dalla Regione, come sempre avvenuto negli
anni precedenti, va considerato che la somma di 10.000 euro é tutt'altro che
esigua per qualsiasi Comune delle nostre dimensioni e che reperire quelle
risorse significherebbe aumentare la tassazione o ridurre altri servizi,
infatti già reperire i 1.500€ per
il “Prestito d’Onore” è stato tutt’altro che agevole ed è inutile riempirsi la
bocca parlando di tagli quando l’unica cosa che resta da tagliare sono proprio i
servizi.
Detto ciò il Sindaco ha ribadito la disponibilità, sua e degli
Assessori, a spiegare la questione personalmente alle famiglie che hanno
investito la Consigliera di SPF
del ruolo di portatrice della richiesta.
Comento
dell’interpellante: non del tutto soddisfatta.
6.
Mozione
presentata dai Capigruppo consiliari Minin Dimitri e Tomasin Luca pervenuta al
protocollo comunale in data 03/02/2015 ed assunta al protocollo n. 889 avente
ad oggetto: “Extra gettito Imu anno 2014”;
Discussione:
Il Capogruppo di CF, Dimitri Minin,
illustra il testo della mozione già anticipata nel penultimo Consiglio e condivisa
dal Gruppo di Luca Tomasin (TF), la quale ha saltato un turno per le perplessità del
Capogruppo di SPF.
Si tratta di un documento articolato, che parla dello scandaloso
obbligo di dirottare gran parte del ricavato (quasi 420.000 €) IMU su un fondo
di perequazione che ridistribuisce le risorse ai Comuni meno virtuosi.
Illustreremo documento e discussione in un prossimo post.
Voto: approvato all’unanimità
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