Il nostro dovere è sempre stato quello di amministrare il
Comune nell’interesse della cittadinanza, senza pensare a tornaconti personali;
ecco dunque un quadro del nostro impegno e delle problematiche finanziarie
affrontate.
Nell’ultimo biennio il programma degli investimenti è stato
condizionato dal patto di stabilità, il quale obbliga a rispettare il tetto di
spesa fissato dalla Regione per ogni Comune, ovvero qualsiasi intervento di
tipo “patrimoniale”, parliamo quindi di opere pubbliche, cartelli stradali e
perfino di spese urgenti per la messa in sicurezza di strade ed edifici
pubblici. Per spendere è diventato necessario avere entrate proprie e nemmeno
la concessione di contributi, ricevuta per circa 550.000€, permette di accendere mutui, mentre l’avanzo può
essere utilizzato solo per estinguere mutui esistenti e non più per interventi
in conto capitale.
Mi preme far
conoscere alcuni dati significativi, a dimostrazione che la crisi esiste
davvero (partitocrazia e caste escluse) sia per gli amministratori locali che
per i cittadini. Infatti la Regione (sorvolando l’ostracismo di taluni
esponenti dei partiti che ci avversano in Consiglio Comunale), oltre a bloccare
dal 2013 l’accensione di nuovi mutui, ha ridotto i finanziamenti del 20% (-
275.000€ nel quinquennio) e dal 2013 è vietato accendere nuovi mutui mentre,
fino al 2011, si sono contratti 6 nuovi mutui per un totale di 1.091.000€ e
questo pur estinguendone altri per 1.030.000€.
Abbiamo applicato le tariffe,
comprese quelle dovute per competenze dello stato, sempre al minimo e, per
quanto riguarda la TARES, nonostante la diminuzione del carico per la tariffa
di nostra competenza si può riscontrare un aggravio esclusivamente per le
spettanze di Stato e Provincia. Nell’immediato futuro abbiamo previsto un
intervento correttivo mirato alla riduzione IMU per le abitazioni cedute in
comodato gratuito ai parenti stretti anche se il governo centrale sta ancora
annaspando alla ricerca di soluzioni certe (TASI-TRISE-IUC e chi più ne ha, più
ne metta).
Con notevole sforzo siamo riusciti a mantenere invariati i
contributi alle realtà locali, premiando impegno e progetti, questo
contemporaneamente alla revisione della struttura interna degli Uffici (con una
riduzione dei dipendenti e delle spese per il personale, il ricambio del
responsabile dell’Ufficio Tecnico, del Segretario Comunale, della
Bibliotecaria, dell’Assistente Sociale e di un nuovo assetto per l’ufficio
tributi).
Oltre a ciò, rispetto a chi ci ha preceduto e senza il contributo
delle opposizioni, abbiamo attuato una riduzione delle spese della parte
politica che si aggira, mediamente, sui 25.000 €/annui.
La volontà di
proseguire su questo solco è assoluta e delle facezie riportate sui volantini
passati non resteranno che gli strascichi giudiziari. Coltiviamo il Futuro è
nata per la valorizzazione del territorio e la tutela dei cittadini e non
esistono altre motivazioni al nostro agire.
Un vivo ringraziamento per la fiducia e il sostegno che ci
avete accordato in questi anni.
Mario
Cristofoli
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