Si è trattato di un problema Comune come si può evincere dall'articolo di Paola Beltrame sul MessaggeroVeneto di ieri:
Oramai è noto che per ottemperare alla normativa per
la gestione dei centri estivi da parte degli enti pubblici, la quale stabilisce che
ci deve essere 1 operatore formato, nel nostro caso fornito dall’ASP Daniele
Moro, ogni 15 ragazzi, si è incorsi nell’aumento del costo di 15€. La nuova quota di 100€ (arrivata dopo l'abbattimento ulteriore rispetto alla quota di 120 € risultante in fase di preventivazione), che
comprende pre-accoglienza, post-accoglienza, tutte le gite educative nonché offerte formative di ottimo livello,
sembra aver inciso notevolmente sulle iscrizioni che si sono praticamente
dimezzate arrivando solo (rispetto alle oltre 100 consuete) a quota 69 iscritti.
Per le
famiglie con tre figli, si è dimezzata la quota per l’iscrizione del terzo
figlio.
Valutati il servizio garantito e le offerte formative
previste, la quota d’iscrizione attuale resta ancora concorrenziale rispetto a
quelle proposte da altri centri estivi comunali limitrofi, va segnalato anche, come termine di paragone, che a Udine le offerte per i centri estivi, proposti da diverse associazioni e con programmazioni fra le più svariate, si aggira attorno ai 90 € settimanali.
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