venerdì 10 aprile 2015

CONSIGLIO COMUNALE - REPORT


Alla presenza di otto spettatori, per lo più  ex-Consiglieri e candidati, e della corrispondente del Messaggero Veneto, si è svolto il Consiglio Comunale apertosi alle 20.45 con la partecipazione di 10 Consiglieri di Coltiviamo il Futuro (CF), 3 di “Si Può Fare” (SPF), 1 di “Tradizione e Futuro” (TF) e dell’urbanista incaricato Arch. Livio Comuzzi.

1.            Approvazione verbali della precedente seduta consigliare del 09.02.2015 dal n. 1 al n. 6;         
Nessuna osservazione ed approvazione all'unanimità.

2.           Piano regolatore generale comunale (p.r.g.c.) - approvazione variante n. 10;
Variante che esplica un’azione che va a vantaggio dei cittadini, nel senso della semplificazione e della preservazione del Territorio. Il piano, con questo intervento, acquisisce tutti i cambiamenti avvenuti in questi anni: rotonda sulla Napoleonica, Golf Regionale, fasce di rispetto dell’A4 e questo oltre alla presa d’atto delle necessità dei cittadini di dare una razionalizzazione ad alcuni appezzamenti con piccoli assestamenti di area. E' stato anche scelto di conglobare il Piano Particolareggiato in quello Generale, con conseguente risparmio di tempo e denaro per gli utenti.

A questa ottimizzazione della parte burocratica segue una revisioni dei vincoli, per molti versi irrazionali ed onerosi, fatto che renderà più interessante il restauro nei centri degli abitati. Altrettanto importante la decisione di non creare ulteriori zone di espansione incentivando così il risparmio del suolo.

L’urbanista incaricato, Livio Comuzzi, illustra alcune delle decisioni, prese in seguito alle osservazioni ricevute e del vaglio della Regione, nel dettaglio:
- eliminazione zona A per incentivare recupero centro storico;
- Passaggio della zona d2h2 dell’area di espansione PIP da edificabile ad agricola, (per alleviare la tassazione sui proprietari data la crisi economica e conseguente assenza di richieste di edificazione);
- non più doppio livello del piano regolatore;
- introduzione modifiche sulla scorta di richieste di cittadini e dell'ufficio tecnico;
- il piano regolatore è già stato approvato dalla regione;
- in seguito a legge Regionale (codice dell'edilizia) uno dei tipi di intervento, riconosciuto dal piano urbanistico Regionale, è stato rimosso. A Castions i vincoli di conservazione tipologica sono pochi e danno più spazio ai professionisti per realizzare edifici di pregio. Per questi edifici è stato escluso il restauro conservativo ed è stato prevista la ristrutturazione con mantenimento di certi vincoli ( ad esempio l'allineamento con tipologie di finestre e tetti).

Le osservazioni dei cittadini sono state 7 e le riserve proposte dalla regione sono state 2, essenzialmente di forma. Alcune richieste sono state cassate poiché osservazioni e riserve possono riguardare solo i punti oggetto di variante, in caso contrario non devono essere prese in considerazione, queste osservazioni possono riguardare anche immobili o fondi di personale interesse ma sempre soggetti alla variante.

Ecco le osservazioni dei cittadini, al netto delle 3 non pertinenti e quindi cassate:
 - due, parzialmente accolte, riguardano la zona della ”Glesje Viere” per ristrutturazione,cui si impone la conservazione parziale di alcune caratteristiche;
- richiesta di modifica destinazione d’utilizzo per un fabbricato produttivo (in ex caseificio sulla Napoleonica) che permetta di attivare un’attività sanitaria privata (PET therapy);
- introduzione di norme tecniche di attuazione per prevedere nelle zone agricole, per alcuni tipi di produzione, la possibilità di costruire strutture per accogliere lavoratori stagionali. Tale richiesta era stata già accolta, ma con la condizione di possedere un centro aziendale e costruire gli alloggi all'interno dello stesso (evitando la proliferazione di piccole costruzioni). In alcuni caso però non sussiste il centro aziendale, per lo meno, non nei punti in cui sarebbe necessaria la costruzione di tali strutture di accoglimento, quindi, la condizione di costruire nel centro aziendale é stata esclusa e sono state poste stringenti condizioni di genere tipologico.

Voto: approvato - CF favorevoli – SPF astenuti – TF astenuto


3.           Approvazione regolamento comunale degli autoservizi pubblici non di linea con autovettura, motocarrozzetta, natante e veicoli a trazione animale;

Con questo regolamento si rende possibile l’attivazione di servizi di noleggio veicoli con autista (come più volte sollecitato da privati), i mezzi concessi dal regolamento sono 4 vetture, di cui 2 per portatori di Handicap, 2 moto-carrozzette e 2 veicoli a trazione animale. Le tariffe e le aree di sosta saranno definite a breve dalla Commissione Urbanistica, subito dopo sarà attivato il bando per aggiudicare dette licenze.

Voto: approvato all’unanimità


4.            Modifica art. 7 del regolamento comunale per il Servizio di Economato;
L'art. 7, relativo all'accessibilità a fondi per piccole spese di rappresentanza, è stato modificato con l’individuazione e la suddivisione delle voci di spesa che sono state divise e catalogate per rendere più semplice e veloce l'accesso ai fondi e la procedura d’acquisto.

Voto: approvato all’unanimità


5.           Convenzione dei Servizio Sociale dei Comuni per l'esercizio in forma associata delle materie delegate. lndividuazione ulteriore funzione - "Progetto Centri Estivi";

Dopo diversi mesi di lavoro un’apposita commissione dei Sindaci ha elaborato un’estensione della convenzione con l’ASP Daniele Moro tale da uniformare l’offerta formativa ed il costo (attestato a 27€ settimanali per gli 11 Comuni dell’Ambito) dei centri estivi. Il Consiglio ha quindi esteso la Convenzione, questo strumento porterà un risparmio di circa 1.500 € per le casse Comunali, risorse che il Sindaco ha detto saranno messe a bilancio per il settore giovanile.

Voto: approvato - CF favorevoli – SPF astenuti – TF favorevole

6.            Comunicazioni del Sindaco.

Il Sindaco ha comunicato i motivi della decisione di andare davanti al TAR in opposizione alla legge Regionale n°26 (Riforma degli enti locali – Formazione delle UTI). Data lettura di un ponderoso documento con la cronistoria e le evidenze della questione (che presenteremo in un post successivo) il Sindaco ha chiuso l’intervento auspicando: “che il Consiglio Comunale, inteso proprio come luogo della rappresentanza democratica della sovranità dei nostri cittadini, si esprima, in modo forte ed univoco su una questione che riguarda la partecipazione dei cittadini alle decisioni amministrative.”

il Capogruppo Tomasin, in chiusura di Consiglio, ha presentato una mozione su questo tema, che il suo Gruppo e quello di Coltiviamo il Futuro hanno condiviso e avente il seguente testo:

Oggetto: RICORSO INNANZI AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER
IL FRIULI VENEZIA GIULIA PER L'IMPUGNAZIONE DI TUTTI GLI ATTI E
I PROVVEDIMENTI ATTUATIVI DELLA L.R. 26/2014, ADOTTATI DALLA
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA



Vista:
 la Legge Regionale 12 dicembre 2014, n. 26 che disciplina il “Riordino del sistema
Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali
intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative” entrata in vigore il 1 gennaio 2015;

Rilevato:
 che le disposizioni contenute nella L.R. 26/2014, appaiono allo stato incostituzionali, in quanto sono lesive dell'autonomia riconosciuta al Comune da ritenersi in evidente contrasto con i principi sanciti dalla Carta Costituzionale, dallo Statuto della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia e della Carta Europea dell'autonomia locale;

Vista:
 la Deliberazione della Giunta Regionale 4 febbraio 2015, n. 180, pubblicata sul Supplemento
al B.U.R. n. 6 del 18 febbraio 2015, con cui è stata adottata la Proposta Preliminare del Piano di
Riordino Territoriale di cui all'art. 4 della citata legge regionale;

Vista:
la Deliberazione della Giunta Comunale 23-03-15, n. 24 pubblicata negli appositi spazi;


Dato atto:
 che sulla problematica sono stati organizzati incontri chiarificatori con una nutrita schiera di Sindaci di tutte le province della regione, nonché con rappresentanze politiche delle stesse Province in fase di smantellamento, e alla conclusione di detti lavori è emersa la volontà comune di intraprendere una “class action”, coinvolgendo tutti i comuni della regione;



Proponiamo al consiglio comunale di impegnare il Sindaco a:

procedere sul percorso intrapreso in giunta con la delibera n° 24 del 23-03-15 con l'appoggio dei consiglieri membri dei gruppi firmatari;

Di informare il Consiglio Comunale, in prossima seduta, sugli sviluppi della vicenda

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