Dal canto nostro, per percorrere una via che non ci vedeva
contrari ma cauti, forti anche delle esperienze portate da molte convenzioni
sull’ambito territoriale che fa’ capo a Codroipo abbiamo proposto, nel
Consiglio successivo, un documento propedeutico al primo passo da compiere,
eccone il testo:
Oggetto:
Mozione di intento per “l’Unione di ambito territoriale del Codroipese”
Considerato
che sono ormai 250 le Unioni, rappresentative di oltre 1200 Comuni, diffuse su
tutto il territorio nazionale e che questi nuovi Enti locali stanno assumendo
un ruolo sempre più funzionale nella costruzione di un nuovo e più adeguato
assetto della gestione del territorio;
Richiamato
il dovere di offrire un servizio puntuale e migliore alla cittadinanza, ove
possibile attuando anche una
riduzione dei costi;
Assodata
la continua riduzione delle risorse disponibili nel persistente contesto di
crisi economica in essere.
Si propone
di sottoporre al Consiglio Comunale di Castions di Strada la decisione di
affidare ai membri della Giunta l’incarico di promuovere, presso i Comuni
contermini, un’azione di sensibilizzazione atta a determinare la creazione
dell’Unione di ambito territoriale del Codroipese.
Questa mozione, approvata con i nostri soli voti, in
opposizione alla “fuga in avanti” della Lega con la proposta di fusione “a
prescindere” presentata da quel gruppo, sostiene che sull'asse della
Napoleonica vi è una consolidata collaborazione tra i Comuni, gli stessi vigili
fanno parte di questa aggregazione, che ASTER o associazione di scopo.
Riteniamo che parlare di Unione significhi mettere in campo energie diverse ed
interagire su una direttrice lunga, ove si possono trovare risorse per ovviare
alle situazioni di disservizio. La Regione fino ad ora non ha contribuito molto
nel facilitare questo processo, in quanto le politiche regionali non sono
particolarmente premianti nei confronti delle unioni.
La Giunta verificherà, con i Comuni limitrofi, se è
possibile condividere questo percorso e attivare questa opzione, in prospettiva, considerando che l'ambito Codroipese va oltre alla Napoleonica, si può arrivare ad una consistenza demografica di più di 50.000 cittadini: alla
consistenza di un centro urbano di medie dimensioni.
Quindi, in prospettiva, piuttosto che una fusione "perché la fanno gli altri" vogliamo pensare ad una fusione molto più ambiziosa, con le potenzialità ottimali e le certezze di una verifica che solo l'unione dei servizi può dare.
Queste sono ancora le nostre posizioni: il bene della
comunità prima di tutto, quindi intendiamo procedere , come sempre, con attenzione.
Questo argomento sarà un possibile “lavacro
purificatore” per alcuni navigatori della politica locale che pensano di potersi sdoganare in altre comunità, ma sarà anche un fenomeno da cui potranno nascere “nuove aggregazioni”.
Sarebbe comunque
interessante che ciò avvenisse senza cooptare “vecchie volpi in cerca di nuovi
pollai” e che questo argomento riguardasse veramente un discorso di economia di
scala e di miglioramento dei servizi anziché essere un “cavallo buono”, per
vincere le elezioni, ma da “dimenticare” una volta raggiunta la poltrona.
Noi preferiamo questo.
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