Settore
Urbanistico- Edilizia pubblica e privata
- Migliorare l’efficienza dell’Ufficio Tecnico Comunale e facilitare l’applicazione della normativa - Un confronto serrato con il personale e varie iniziative come: spostamenti, ri-mansionamenti e cambi di personale, hanno portato l’ufficio ad un nuovo assetto che sta dando alcuni frutti rispetto alle aspettative programmatiche nonché risposte dal punto di vista della funzionalità.
- Curare la manutenzione e il recupero del patrimonio pubblico (strade ed edifici di proprietà comunale) e loro integrazione nello sviluppo socio economico - Questa è stata l’attività primaria del settore poiché siamo convinti che il quotidiano va regolato e le risposte devono essere le più puntuali possibili, abbiamo cercato di essere efficaci nelle manutenzioni e nel riordino del patrimonio pubblico e, nonostante l’azione di sabotaggio (cristallizzazione dei lavori pubblici) messa in atto dalla precedente amministrazione con una seduta della Giunta il giorno stesso della nostra proclamazione, siamo riusciti a dare corpo a diversi interventi. Per fare questo abbiamo dovuto rivedere alcuni dei progetti approvati in fretta e furia come quello di Via Aquileia e quello di Via Roma. Per quanto riguarda gli edifici comunali abbiamo organizzato il posizionamento della sede della Parrocchia di Morsano (sulla base di un atto vincolante antecedente) nello stesso stabile della Protezione Civile proprio per recuperare l’edificio in centro paese ad usi comunitari o assistenziali (con auspicabile referendum). Anche su casa Cecconi insistono progettualità estrinsecate solo dalla sistemazione del terreno retrostante ad uso parcheggio per grandi eventi. Infine abbiamo dato corso alla liquidazione degli espropri che giacevano inevasi da decenni (70.000 €).
- Rivitalizzare centri storici con formule incentivanti e limitando espansione zona residenziale - Nessuna nuova zona di espansione è stata realizzata dalla nostra amministrazione ed abbiamo approvato nuove normative nel piano Regolatore Generale che eliminano vincoli anacronistici e passaggi burocratici ridondanti per favorire interventi di ristrutturazione nei centri storici, i vincoli del patto di stabilità non permettono di spendere fondi per iniziative incentivanti quindi ci si è dovuti focalizzare sulla parte modificabile ovvero le normative di competenza comunale. Ricordiamo che l’iniziativa primaria ricade sotto la responsabilità dei privati, il Comune può intervenire sono per la parte normativa, cosa che è puntualmente avvenuta.
- Salvaguardare nel tessuto urbano l’Area Rinaldi, ultimo polmone verde compreso fra il plesso scolastico e il centro sportivo - Su quest’area, che non ha potuto essere destinata a verde pubblico stante l’avanzamento della procedura di lottizzazione, che prese il via da amministrazioni precedenti, siamo riusciti a riservare una parte consistente del terreno a disposizione delle future amministrazioni, per realizzare verde pubblico o per dare soluzioni ad altre problematiche del territorio. Non abbiamo deciso di tentare di bloccare tale iter perché siamo consapevoli che la cosa avrebbe provocato conseguenze dal punto di vista legale, stante la regolarità delle procedure fin qui espletate dai proprietari, abbiamo trovato fin troppe liti con privati, alcune delle quali porteranno inevitabilmente a spese fuori bilancio, fosse solo per pagare i legali (rischio di compensazione delle spese) anche avendo una posizione vincente.
- Determinare lo sblocco della situazione esistente nelle aree Bradoneschia e P.I.P - Nel piano regolatore appena adottato sono state accolte tutte le richieste relative alla definizione conclusiva delle problematiche che ne avevano bloccato la realizzazione dell’Area Bradoneschia. Per il P.I.P lsi rileva che le aree attualmente ancora invendute soffrono del fermo degli investimento dovuti alla crisi, nel contempo abbiamo dato risposte alle decine di domande inevase relative a problematiche dell’area. Ricordiamo che lo stralcio della parte relativa all’espansione è attinente alla tassazione (lMU) mentre rimane compresa nel piano struttura per un, auspicabile, sviluppo dovuto alla ripresa economica.
- Affrontare problema viabile e pedonale della parte iniziale di via Udine - In questo campo riteniamo di esserci mossi di buona lena, prima, quando ciò era possibile, con le acquisizioni delle proprietà poste nei punti critici della strettoia ed ora con la promozione di un concorso di idee per giovani professionisti. Questo c’è parso il modo, ai primi segnali di ripresa, di partire con un percorso già definito onde evitare di rimandare l’intervento per altri decenni. Anche la semaforizzazione in prossimità delle scuole ha già contribuito a dare un ritmo diverso al flusso del traffico sulla Udine-Lignano agevolando un passaggio prima oltremodo difficile.
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