Dopo le pretestuose affermazioni relative alla propria
dissociazione dal nostro gruppo siamo costretti, per chiarezza nei confronti
degli elettori, che a suo tempo ci dettero fiducia, a rettificare quanto
affermato dalla Consigliera fuoriuscita dal nostro gruppo.
Vuole trasparenza? E
trasparenza sia.
Dopo avere dato ampia prova, già in campagna elettorale,
della scarsa propensione a lavorare in una squadra e di sottostare alle
direttive di chicchessia, e come esempio riportiamo il preoccupante (per noi)
messaggio elettorale propalato sul nostro blog di allora, fra lo sconcerto dei
suoi colleghi (e non solo).
"Trasparentemente" non ha mai scelto di passare nelle liste di
opposizione ed ha continuato a “millantare nel tempo” una appartenenza a
Coltiviamo il Futuro (rampa di lancio sbagliata per ogni futura carriera
amministrativa). Credevamo fosse almeno riuscita a condividere il programma
sottoscritto a suo tempo (che in effetti non contribuì a creare in quanto
cooptata successivamente al lavoro di creazione del medesimo) purtroppo ci
siamo resi conto ben presto che l’aver frustrato ambizioni mastodontiche,
negandole un Assessorato, mai tanto ambito, senza
parlare della “strategica” auto
candidatura alla carica di Vice Sindaco, ci aveva creato una
“nemica giurata”. La goccia è traboccata dal vaso (secondo semestre 2010)
quando, a fronte dell’offerta di una delega all’urbanistica, competenza sempre
conclamata e attesa dalla lista, ha voluto forzare la mano pretendendo una, mai prevista ne considerata nel programma, delega alle “pari opportunità”.
Siccome noi il nostro programma lo conosciamo bene e nessuno
ha mai ravvisato la necessità di tale delega al di fuori dell’operato
dell’Assessorato preposto, soprattutto in considerazione del fatto che gli
strumenti a disposizione del Comune ne inficiavano qualsiasi operatività
trasformando questa carica in una delega di rappresentanza, utile al più a partecipare a commissioni e convegni
anzicché incidere sulla realtà locale.
Ebbene, in barba alle favolette sulla condivisione del
programma, la realtà delle cose, ovvero la continua ricerca di una rivincita
(chiamiamola così), è li a dimostrare che non ci siamo inventati niente per
tenere alla larga da noi una presenza, che si rivelava sempre più ostativa al
raggiungimento degli obiettivi, e tutto è accaduto solo per la pervicacia della
medesima. Prima del distacco abbiamo vissuto un’esperienza frustrante,
fare delle riunioni e leggerne, poche ore dopo, il resoconto su internet, fatto che ha generato il dubbio, dimostratosi fondato a
posteriori, che vi fosse una qualche forma di convergenza con la minoranza.
Non bastasse, ha scelto liberamente di stare in mezzo alle
opposizioni (vi era anche spazio, stante la ventilata terzietà, per stare
lontano sia da noi che da loro), consultando, insieme ad esse gli atti ed
uscendo dall’aula in tutte le occasioni in cui queste hanno scelto di farlo
(ovvero in tutti i passaggi e le scelte importanti del mandato).
Ecco come ha condiviso il programma: dal 2010, quando è
stato sancito, anche fisicamente, l'inevitabile distacco, ci sono state 120
votazioni in Consiglio di queste 74 sono state contro le nostre proposte, 29
volte con tutte le minoranze, 9 volte con il solo PDL, 20 volte con la sola
Lega e ben 12 volte da sola (alla faccia della condivisione del programma),
poiché anche laddove le minoranze hanno avuto modo di convergere, per
l’interesse dei cittadini, è riuscita a trovare dei pretesti per votare contro. E questo è stato fatto votando contro ai nostri progetti più
positivi per la comunità, come nel caso delle procedure per l’attivazione dei
Volontari Civici (nello specifico quando abbiamo aggiornato il Regolamento
relativo, ovvero in una seconda fase, è stata l’unica astenuta in quanto anche i rappresentati di minoranza
presenti, vista l’importanza ormai dimostrata di questi Volontari, hanno votato
a favore).
Ora, mentre la su citata continua cercare qualche prova che
suffraghi le teorie dei suoi compari di minoranza esplicitate nel volantino
natalizio noi, con trasparenza, abbiamo dato conto della questione. Ne avremmo fatto a meno ma gli
atteggiamenti da vittima e soprattutto le false ricostruzioni che continuano ad
essere pubblicate dalla medesima meritano una risposta definitiva, almeno per questo mandato.
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