mercoledì 28 gennaio 2015

RIFORME: FRA IMPOSIZIONI E RESISTENZE

Mentre si sono avviati i lavori della rotonda sulla Napoleonica, come riportato da Paola Beltrame sul Messaggero Veneto:
articolo approfondito che chiarisce alcuni aspetti del progetto. Nel riquadro che specifica la situazione generale della Napoleonica si evince che Talmassons, con due rotonde costruite dalla Provincia con i lavori, ad opera di FVG Strade, sull'incrocio di Lestizza sarà servito da ben tre rotonde.

Prosegue l'azione dei Sindaci nei confronti dello stato per ottenere giustizia in merito all'extra-gettito IMU, di seguito la tabella, pubblicata dal Messaggero Veneto con le somme che lo stato andrà ad incamerare:

Anche con la Regione persistono attriti, questa volta legati al Piano Anti-alluvioni, sempre dal Messagero Veneto, a firma Viviana Zamarian, un articolo dal titolo:
da questo pezzo sembra emerge una certa superficialità da parte degli uffici della Regione nell'analisi del territorio ed il concreto rischio di causare pregiudizio all'autonomia e alle potenzialità di sviluppo dei Comuni interessati, senza parlare dell'imposizione ai Comuni di realizzare studi geologici per produrre opposizioni al piano, ovvero gli enti locali dovranno spendere migliaia di euro per confutare un piano che non è basato su dati aggiornati.

Sempre nel campo dei contenziosi fra Regione e Comuni, dalla stessa giornalista, intervengono i Sindaci di Codroipo (già impegnato nella campagna elettorale) e quello di Talmassons a lanciare una contro-proposta per la riforma degli enti locali:
Si tratta, fatto salvo l'aspetto legato al conflitto politico (parliamo infatti di Sindaci schierati apertamente contro la maggioranza regionale), di proposte dagli aspetti anche interessanti che potrebbero ovviare alla problematica legata alla scelta di appartenenza di ambito per il nostro Comune.


domenica 25 gennaio 2015

CASE DELL'ACQUA E TRAFFICO MERCI FERROVIARIO

Il quotidiano di riferimento locale riporta una notizia che cambia la prospettiva, almeno nei termini generali, dell'installazione delle famose "Case dell'acqua". A suo tempo si fece la scelta di installare l'impianto di Acqua Chiara perché il Comune si sarebbe sgravato del costo di installazione e manutenzione a fronte delle corresponsione di una tariffa. Di questi giorni la notizia che anche gli impianti CAFC saranno soggetti a tariffa:
Quello che l'articolo del "Messaggero Veneto" non chiarisce è appunto l'aspetto della gestione, stante che i Comuni che hanno optato per CAFC hanno investito migliaia di euro sulla realizzazione dell'impianto e dovrebbero partecipare alla manutenzione di fronte alla gratuità del servizio. Probabilmente la cosa verrà chiarita prossimamente dato che si tratta comunque di denaro pubblico e di servizio ai cittadini.

Questa settimana, a firma di Roberto Pensa, sulla "Vita Cattolica" potete trovare un interessante articolo sulle prospettive occupazionali per la Regione, Friuli storico compreso, legate allo sviluppo del porto di Trieste e della movimentazione merci ferroviaria. Il Direttore del settimanale Diocesano intervista Maurizio Ionico, esponente del PD locale, che interviene in qualità di presidente delle Ferrovie Udine-Cividale.

domenica 18 gennaio 2015

NELL'ANNO DELLA RIFORMA DELLE AUTONOMIE LOCALI MOLTI INTERROGATIVI PER I COMUNI

Quest'anno dovrebbe essere quello in cui Comuni esprimeranno la scelta definitiva in merito alle appartenenze d'ambito. La riforma, riassunta in questo specchietto pubblicato sulla stampa locale:
ci costringerà a scegliere con attenzione la direzione in cui muoverci.

Cosa impegnativa specie se giungono ipotesi interessanti, che possono aprire prospettive di sviluppo, come quella illustrata ieri in un convegno a Marano Lagunare (fonte Messaggero Veneto - Francesca Artico):

Certamente sarà un passaggio importante, già ci si sta muovendo nella direzione classica (centrale d'acquisto dei 4 Comuni) però alcune riflessioni andranno fatte e condivise poiché questa riforma si va ad incrociare a quella sanitaria, già di per sé carica di problematiche.


domenica 11 gennaio 2015

PROGETTI PER LE FAMIGLIE: FINANZIATA LA DOMANDA DA PARTE DELLA REGIONE


La domanda, presentata dal capofila”Comitato Genitori di Castions di Strada”, relativa ad un progetto al quale il Comune ha partecipato come partner (delibera di giunta N°109 del 2014) fa parte di uno dei 68 programmi (su 166 domande) finanziati dalla Regione.


Si tratta di un progetto teso a favorire l’auto-organizazione di servizi a sostegno dei compiti familiari, educativi e di cura, cui partecipano questi soggetti:
Comitato Genitori di Castions di Strada (capofila);
Comune di Castions (partner);
Ass. Sport Dilett.ca Softball Club Castionese (partner);
Istituto Comprensivo Statale Mortegliano - Castions di Strada (partner);
Associazione Pro Loco Maggio Castionese (partner).

La Regione ha quindi erogato un finanziamento di 12.000€ per realizzare iniziative di sostegno all’educazione dei ragazzi del nostro Comune.

mercoledì 7 gennaio 2015

ATTIVATO IL FONDO PER IL " PRESTITO D'ONORE"

La Giunta, come di consuetudine, ha continuato anche nel periodo natalizio a svolgere la propria attività a pieno ritmo.

Mentre dalla stampa (Messaggero Veneto) abbiamo appreso che le 4 amministrazioni contermini di Castions, Lestizza, Mortegliano e Talmassons (probabilmente destinate a diventare un sub-ambito in seno all'imminente riforma degli enti locali) si sono attivate per arrivare alla centrale unica di acquisto e che sono stati destinati fondi dalla Regione alla sicurezza del nostro territorio:
la Giunta ha proceduto alla creazione del fondo per il prestito d'onore.

Si tratta di un'azione finalizzata a promuovere e avviare interventi di sostegno finanziario alle famiglie e ai singoli, in situazione di temporanea difficoltà economica in palese alternativa all' erogazione di contributi economici a fondo perduto.

Le esperienze già in essere dimostrano che i "Prestiti d'Onore" risultano funzionali anche sotto l'aspetto di responsabilizzazione del destinatario dell'intervento, che consta essenzialmente nella concessione di un prestito, a tasso zero, che fonda il patto di restituzione su accordi che assegnano valore fondamentale all'impegno morale di restituzione assunto dal richiedente nei confronti del Comune e quindi della propria comunità.

Per operare è stato istituito un fondo apposito, dotato della somma iniziale di € 1.500,00 destinati a coloro i quali abbiano un Isee pari o superiore a € 8,238, quindi troppo elevato per attingere al Fondo di Solidarietà previsto dalla Regione.