mercoledì 30 luglio 2014

ENTI LOCALI: NUOVE PROPOSTE ED AGGIUSTAMENTI

Mentre il "Messaggero Veneto" riporta la notizia dell'attivazione del soggiorno termale per anziani con un articolo di Paola Beltrame:
ed "Il Gazzettino" segnala il cambio al vertice della Protezione Civile del nostro Comune:

continua la discussione in merito alla riforma degli enti pubblici, questa volta è il PD che esprime osservazioni e proposte in merito.
Interessante la proposta di definire prima i compiti dei Comuni e solo dopo la composizione degli ATO (o mini-province che dir si voglia) dato che le aspettative sono quelle di dare modo ai Comuni di avere più strumenti per favorire imprese e servizi piuttosto che far confluire negli uffici della Regione quel po' di autonomia decisionale ed operativa che resta loro.

lunedì 28 luglio 2014

RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI E POLITICHE ENERGETICHE

Continua la diatriba relativa a quale aspetto dovrà avere la Pubblica Amministrazione nella nostra Regione, la stessa Giunta Regionale ha posposto l'esame della riforma proposta dall'Assessore Panontin, già di suo disponibile a rivedere alcuni dei nodi del suo progetto.
Oggi sul Messaggero Veneto troviamo l'apprezzabile intervento di Fulvio Mattioni:

da cui traiamo le conclusioni che ci sembrano spunti di riflessioni ed affermazioni condivisibili:

La riforma del sistema Regione-Enti locali deve davvero avere come fine il trasferimento di funzioni dagli Enti locali alla Regione FVG?
Magari moltiplicando il già pletorico, disfunzionale e fallimentare sistema di agenzie, enti e società partecipate dalla Regione FVG?
Cre­do a una riforma di senso diametralmente opposto: dalla parte di cittadini e imprese e con un protagonismo dei Sindaci.

Sulla medesima testata e sul  tema delle politiche energetiche abbiamo oggi l'articolo di Paola Beltrame che esamina le progettualità relative al Cormôr:

sabato 26 luglio 2014

BILANCIO DI PREVISIONE: LE CIFRE

Ecco la tabella riportante il prospetto delle previsioni di bilancio per il triennio 2014-2016:

martedì 22 luglio 2014

APPROVATO DALLA GIUNTA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014


In questo giorni sono stati trattati, dalla stampa locale, gli aspetti relativi alla sicurezza della Napoleonica, una problematica che troverà parte delle risposte nelle costruende rotonde e, come ci si auspica, nella sistemazione dell'incrocio di Morsano in funzione Golf Regionale. Resta un interrogativo la concessione dell'accesso diretto alla Napoleonica (unico caso recente) ad un privato da parte di FVG Strade, non molto lontano da questi incroci più volte funestati da incidenti, ma questa sarà senz'altro una situazione che i tecnici avranno valutato con cura.


Veniamo dunque ad un aspetto fondamentale delle attività amministrative: si è volta la prevista definizione della misura percentuale dei costi complessivi di tutti i servizi pubblici a domanda individuale (che viene finanziata a tariffe o contribuzioni e da entrate specificamente destinate), considerato che il nostro Comune non risulta soggetto all'obbligo di copertura totale, sono emerse le seguenti cifre:


Con questo atto, cui si affiancano altri già segnalati come la determinazione delle tariffe, la Giunta ha conseguentemente approvato il progetto del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2014 ed il prospetto di bilancio pluriennale 2014-2016, 
la documentazione, comprensiva della relazione programmatica passerà ora al vaglio del revisore dei conti e quindi sarà, nei termini di legge, portata all’attenzione del Consiglio Comunale.

sabato 19 luglio 2014

UNIONI O MINI PROVINCE?


Si continua a parlare di un taglio netto alle Province e della formazione di nuovi enti territoriali, quotidianamente sul Messaggero Veneto si assiste alle prese di posizione da parte degli enti coinvolti e di autorevoli opinionisti. Preso atto dell’orientamento che sta prendendo la Regione riteniamo positivo l’intervento dell’Assessore Panontin, che si dice pronto a cambiare alcuni aspetti della riforma presentata venerdì (come quello delle nomine dei direttori che tante perplessità, dal punto di vista dei costi aggiuntivi, + 1,7 milioni, ha destato).

Può essere che l'area vasta non serva molto, né a risparmiare quattrini né a qualificare la spesa, potrebbe servire, invece, a creare autorevoli soggetti istituzionali capaci non solo di gestire l'esistente, ma anche di attivare progetti di sviluppo sufficientemente forti nei confronti del sistema di finanziamenti europeo.

Alcuni riflettono sulla geografia che esce dalla struttura delle 17 ATO (Ambiti Territoriali Omogenei) che la riforma individua, rilevando una discutibile formazione di alcuni di loro. Per quanto ci riguarda corrisponderebbe a quello che già conosciamo (e viviamo amministrativamente) come Medio-Friuli.

Altro punto critico è il fatto che possano essere delle “piccole Province” con tanto di presidente, direttivo e assemblea, parliamo di 347 amministratori che dovranno rapportarsi strettamente con i Consigli Comunali, con il rischio concreto di creare sovrapposizioni ostative alla tanto auspicata semplificazione. Se è vero che la scelta adottata dalla Regione prende lo spunto dagli Ambiti socio-assistenziali, che in regione operano bene, va detto che questi ultimi enti sono strutture “leggere”, soggette anche loro ad una riforma che oggi vede una posizione critica nel Sindaco di Codroipo (articolo a firma di Viviana Zamarian sul Messaggero Veneto odierno):



Un atro interrogativo molto forte è quello posto, giorni fa a mezzo stampa, da Sandro Fabbro dell’Università di Udine: “qual è l'obiettivo principale di queste aggregazioni di comuni? Creare nuove capacità istituzionali, nel territorio, per qualificare la spesa pubblica ed impostare e sostenere un nuovo ciclo di sviluppo regionale o fare una ri-organizzazione delle funzioni comunali ordinarie? La prospettiva è radicalmente diversa: da una parte si guarda al futuro e dall'altra all'esistente”.

Quindi seppur condividendo l’intento della riforma (dichiarazione di Panontin sul Messaggero Veneto di ieri) consistente nel partire dai servizi per arrivare ad eventuali fusioni (ricordiamo la nostra mozione sull’unione dei servizi per il nostro ambito), restano aspetti ancora da verificare, uno per tutti: il nostro Comune intrattiene relazioni con 9 comuni confinanti, alcuni appartenenti ad ambiti diversi dal nostro, in che modo questo ATO andrà ad incidere su rapporti di collaborazione e condivisione di problematiche (Golf – TAV ad esempio) fra noi ed i nostri vicini.

Lavoro per la Giunta non mancherà e terremo informata la popolazione degli sviluppi, intanto aspettiamo nuove pungolature sardoniche dai nostri avversari (con pretesti risibili, come da loro, ormai dimostrata, consuetudine).

venerdì 18 luglio 2014

POLEMICI AD OGNI COSTO.

Purtroppo anche oggi confermato lo spirito con cui la lista di opposizione, "che può farlo", si porrà davanti ai fatti amministrativi. Chiaramente il fatto di non avere mai seguito lo sviluppo delle attività amministrative del terrritorio e di porsi in una posizione salvifica nei confronti della realtà li mette in condizione di continuare ad uscire dal seminato.
Nello specifico di Talmassons, quando la decisione del governo centrale, di allentare il patto di stabilità per favorire l'edilizia scolastica ha prodotto la richiesta di presentare eventuali progetti per ricevere il finanziamento, ad ottemperare sono stati i Comuni che avevano dei progetti in fase attuativa (per ovvie necessità).
Il nostro (così come l'altro Comune del plesso scolastico, Mortegliano) non ricade in quella fattispecie in quanto non erano, e non sono previsti, interventi strutturali di adeguamento dell'edilizia scolastica (infatti credere che per avere dei finanziamenti basta chiederli, senza presentare progetti, la dice lunga).

In effetti, come nel caso dei rifiuti, emerge la mancata conoscenza dei fatti e la pervicace volontà di denigrare la maggioranza.

A breve torneremo a parlare dell'ordiamento sovra-comunale, di estrema attalità e che ci riguarderà prima di quanto si pensi, salvo intervenire a dover smentire il propagandista di turno.

martedì 15 luglio 2014

RIFIUTI: come interpretare la realtà a fini di propaganda (per chi non se ne fosse accorto le elezioni ci sono già state).

In un attacco di "narcisismo programmatico" è stato pubblicato oggi un post sul blog della lista di minoranza che parla del sistema di raccolta differenziata.
In sintesi: la nostra proposta era la migliore, guarda cosa dice Legambiente, peccato che le conclusioni siano estrapolazioni strumentali facilmente confutabili. 

Andiamo per ordine:


Fra 110 comuni ci spiace notare come sia assente Castions di Strada, mentre è presente sia Mortegliano che Lestizza. Quindi è un dato di fatto e non semplicemente una nostra opinione, che il nostro sistema di raccolta differenziata è fallimentare.

La ricerca di Legambiente prende in esame la scheda di documentazione autenticata presentata dai vari enti, per il Friuli sono stati presentati Comuni di consorzi che fanno il porta a porta, il nostro non lo fa e la NET non ha aderito all'inchiesta quindi Castions non può essere inserito nella ricerca statistica, ma se per essere ricicloni bisogna rispettare il parametro del 65% lo siamo eccome, con il 75%, ad ogni modo di seguito vi proponiamo l'elenco dei Comuni presenti nel consorzio NET di cui facciamo parte:
va da sé che di questi nessuno potrà mai far parte della suddetta ricerca.


Ora Milano, che nel frattempo sta superando l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata che si erano dati Amsa e il Comune, è tra le grandi città europee a fare da esempio. E’ il segno che il porta a porta paga, soddisfa i cittadini, produce risultati tangibili. Lo si era già capito anni fa a Torino, che purtroppo ha fermato il cambiamento virtuoso iniziato dai quartieri periferici.

Il nostro sistema di raccolta e smaltimento rifiuti ha prodotto risultati straordinari portandoci oltre il 75% di differenziata, in discarica conferiamo solo il 9% di quanto raccolto, applicchiamo la seconda tariffa più bassa a livello nazionale. I vantaggi sono stati tali da permetterci di trovare una soluzione autonoma e più funzionale anche allo spazzamento stradale.Molti Comuni stanno ripensando al discorso del porta a porta che si è dimostrato disagevole per anziani e persone sole, decisamente più caro della differenziata spinta (circa il 30%) e dagli effetti indesiderati per i Comuni come il nostro che subiscono la “migrazione dei rifiuti” da parte degli utenti del porta a porta dei Comuni limitrofi che conferiscono rifiuti nelle nostre centinaia di postazioni (infatti Talmassons, che ha lo stesso nostro gestore, ha recentemente installato un sistema di video sorveglianza). 

Dalla nostra esperienza e dai dati ufficiali possiamo dire che per il porta a porta "si paga, e caro"A margine ricordiamo che anche a Castions vengono distribuiti i sacchetti per l'umido "gratis".

Constatiamo che chi ha recepito "centoquattro" per "quattrocento" (i mitici voti in meno della nostra lista) vuole continuare a magnificare un programma che prevede (per il futuro) anche la cura per il cancro con l'agro-alimentare locale, però utilizzare i dati di un ente meritorio come Legambiente per spacciare per "fallimentare" un sistema di raccolta fra i più efficaci ed economici per i contribuenti si commenta da sé.

domenica 13 luglio 2014

FUSIONI: argomento superato?


Nello scorso mandato molto si è discusso in merito alle fusioni, nella fattispecie l’ipotesi, caldeggiata anche dal periodico locale Semide, riguardava i quattro Comuni ad est dell’ambito Codroipese.
La nostra posizione, evidenziata anche con la delibera approvata in Consiglio Comunale, prediligeva un percorso di condivisione dei servizi fra i Comuni dell’ambito ovvero una “unione dei servizi”.
In quel periodo sembrava che la Regione stesse attivando tutti gli strumenti a propria disposizione per incentivare le fusioni, ad esempio rivedendo il meccanismo dei referendum per togliere la possibilità di bloccare il procedimento qualora uno dei Comuni non fosse d’accordo, instaurando un principio di maggioranza assoluta (contestata da chi considerava questo come esautorazione delle realtà minori).

Da qualche tempo, la stampa sta mettendo in evidenza il fatto che in auge siano salite le Unioni:


Parliamo di un nuovo sistema di gestione per i 17 ambiti territoriali “caldamente consigliati” anche per gli ambiti con più di 5.000 abitanti, per i quali sembra sia prevista l’obbligatorietà, pena il rischio di minori finanziamenti.

A questa linea si oppone l’UPI (Unione delle Province) della nostra regione la quale sostiene che vi saranno aumenti dei costi per i cittadini con la creazione di 17 nuove figure di direttori di questi enti e di un apparato burocratico di sostegno.

Fermo restando che la parte del leone, per quanto riguarda i costi non la fanno i Comuni ma, in parte minore, le Province e in modo predominante la Regione, ogni operazione di razionalizzazione dovrebbe essere benvenuta.

La domanda però è immediata: sarà vero risparmio e miglioramento delle funzionalità?
In attesa di capire se questa riforma definita delle “mini-Province” sarà funzionale duole rilevare che la volontà delle amministrazioni Comunali non è assolutamente presa in considerazione ovvero gli organi amministrativi eletti in modo diretto, con un sistema di preferenze espressione della volontà dei cittadini, non hanno titolo per decidere come e con chi vogliono condividere un percorso amministrativo che possa portare (perché no?) anche alle fusioni.

A giorni capiremo se il Consiglio Regionale vorrà avvallare questa strategia dopo di ché nasceranno le consequenziali decisioni da parte del territorio.

giovedì 10 luglio 2014

SERVIZIO TRASPORTO SCUOLABUS: nessun aumento delle tariffe per il 2014/2015.



Anche per il prossimo anno scolastico restano in vigore le tariffe vigenti, nel perdurante momento di disagio economico in cui versa l’economia nazionale e nonostante l’intervenuto aumento dei costi del carburante, al fine di non aggravare la situazione economica familiare dei ragazzi che usufruiranno del servizio di trasporto, la Giunta ha scelto di non apportare incremento alle tariffe.

Confermato il limite di reddito ISEE per ottenere la riduzione, ovvero 7.500,00 € le tariffe di compartecipazione alla spesa per l’anno scolastico 2014/2015 sono le seguenti:
a) € 90,00 per il primo figlio;
b) € 67,50 per il secondo figlio;
c) € 45,00 dal terzo figlio in poi.

La riduzione spettante agli aventi diritto, dopo verifica delle dichiarazioni ISEE, consiste in:
a) € 54,00 per il primo figlio;
b) € 34,00 dal 2° figlio in poi.

Potranno usufruire del servizio di trasporto scolastico gli alunni frequentanti le Scuole dell’infanzia, la Scuola Primaria e secondaria di primo grado del Comune di Castions di Strada, purché il luogo di abitazione non disti meno di 700 m dal plesso scolastico frequentato.

mercoledì 9 luglio 2014

PERSONALE E POLITICHE ENERGETICHE


Mentre la  giunta ha sancito che non non vi è personale  in esubero o in soprannumero per il  2014 e non si prevedono assunzioni nel triennio 2014-2016, sulla stampa nazionale e locale vengono trattati ogni giorno argomenti che trovano riscontro anche nel nostro Comune.
A tale proposito è interessante lo specchietto, pubblicato da “La Repubblica” e fornito da Nimby Forum 2013 relativo alle grandi opere contestate in Italia che ammontano a ben 336, di cui 19 nella nostra Regione (una delle quali la nota TAC/TAV).

Per quanto riguarda invece lo sviluppo dell’idroelettrico ci è parso interessante l’appello, pubblicato ieri dal Messaggero Veneto, presentato dal Presidente della LUMIEI impianti che sollecita la Regione a cambiare passo per dare prospettive di sviluppo e lavoro al settore:

lunedì 7 luglio 2014

IRPEF E IMU: confermate le aliquote per il 2014



Nel solco di quanto affermato in campagna elettorale la giunta ha deciso di confermare nello 0,4% l'aliquota unica di compartecipazione all'addizionale comunale IRPEF per l’anno in corso. Contestualmente anche L'IMPOSTA SULLA PUBBLICITA' E I DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI sono state confermate sui valori del 2013.

Per quanto riguarda l’IMU stante la deliberazione del Consiglio Comunale con la quale è stata
approvata la Variante n° 11 al PRGC, la quale prevede l’individuazione di una zona
omogenea G1 in conseguenza del riconoscimento regionale di valenza turistica del nostro territorio finalizzata alla realizzazione di un centro golfistico internazionale si è proceduto ad individuare uno specifico valore di riferimento ai fini dell’applicazione dell’imposta municipale propria, pari ad € 7,70, ritenuto congruo in rapporto agli altri valori attribuiti alle zone edificabili.
La Giunta ha stabilito che i coefficienti del 2013, fatto salvo l’inserimento di cui sopra, possono essere ritenuti ancora attuali dato che non si sono verificati nel territorio comunale delle significative variazioni di prezzo sulle aree edificabili.
La seguente tabella del 2013:


viene quindi integrata in questo modo:

sabato 5 luglio 2014

UNA FESTA DI GRAN CLASSE

Un buon segnale di attenzione civica quello ricevuto dai neo diciotteni che hanno saputo far diventare una festa comune la loro maggiore età.
Quest'anno i neo-magiorenni hanno infatti, anziché inzaccherare strade e monumenti, come purtroppo è spesso accaduto, impavesato a festa, con palloncini e striscioni, il capoluogo e la frazione.

Ecco dunque un gradito segnale di attenzione al bene pubblico e alle proprie comunità, un comportamento da "adulti attenti".

Grazie '96.

mercoledì 2 luglio 2014

CENTRI ESTIVI: IL PUNTO.

Mentre è in svolgimento "Estate Ragazzi"2014, centro estivo con 69 ragazzi iscritti, che avrà come culmine la festa finale di venerdì 25 luglio, presso la sede della Pro Loco, si stanno esaurendo anche le polemiche relative ai costi. 
Si è trattato di un problema Comune come si può evincere dall'articolo di Paola Beltrame sul MessaggeroVeneto di ieri:

Oramai è noto che per ottemperare alla normativa per la gestione dei centri estivi da parte degli enti pubblici, la quale stabilisce che ci deve essere 1 operatore formato, nel nostro caso fornito dall’ASP Daniele Moro, ogni 15 ragazzi, si è incorsi nell’aumento del costo di 15€. La nuova quota di 100€ (arrivata dopo l'abbattimento ulteriore rispetto alla quota di 120 € risultante in fase di preventivazione), che comprende pre-accoglienza, post-accoglienza, tutte le gite educative nonché offerte formative di ottimo livello, sembra aver inciso notevolmente sulle iscrizioni che si sono praticamente dimezzate arrivando solo (rispetto alle oltre 100 consuete) a quota 69 iscritti.
Per le famiglie con tre figli, si è dimezzata la quota per l’iscrizione del terzo figlio.
Valutati il servizio garantito e le offerte formative previste, la quota d’iscrizione attuale resta ancora concorrenziale rispetto a quelle proposte da altri centri estivi comunali limitrofi, va segnalato anche, come termine di paragone, che a Udine le offerte per i centri estivi, proposti da diverse associazioni e con programmazioni fra le più svariate, si aggira attorno ai 90 € settimanali.