lunedì 9 febbraio 2015

Consiglio Comunale del 09-02-2015 - Resoconto


Alla presenza di otto spettatori, per lo più  ex-Consiglieri e candidati, si è svolto il Consiglio Comunale apertosi alle 20.31 con la partecipazione  di 9 Consiglieri di Coltiviamo il Futuro (CF), 4 di “Si Può Fare” (SPF) ed 1 di “Tradizione e Futuro” (TF).

Riportiamo sinteticamente i contenuti della seduta:

1.             Approvazione verbali della precedente seduta consigliare del 27.11.2014 dal n. 33 al n. 36;
Discussione: nessun rilievo dal Consiglio
Voto: approvato all’unanimità

2.     Modifiche ed integrazioni al Regolamento di Istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi;
Discussione:  in questo punto si è discusso della modifica da apportare al regolamento del Consiglio dei Ragazzi ovvero all’estensione della partecipazione alle classi quarte della scuola  primaria.
Voto: approvato all’unanimità

3.     Modifica all’art. 4 del Regolamento per l’impiego in strutture e servizi di volontari extra - associazioni “Servizio Civico”;
Discussione:  interviene l’Assessore Valvason il quale illustra le modifiche ai commi tre e quattro, relativi all'iscrizione dei volontari e alla presa d’atto da parte della Giunta dell'iscrizione dei medesimi. Nella fattispecie si introduce il tacito assenso (non previsto nel precedente regolamento). La consistenza di questa istituzione Comunale si attesta sulle 40 unità, le quali prestano servizio volontario senza aderire ad altre associazioni locali. Il servizio è molto efficace e coadiuva l'Amministrazione in maniera sostanziale nelle piccole attività di manutenzione e welfare. Al capogruppo Luca Tomasin (TF) viene dato un chiarimento in merito all’art. 6, relativamente al fatto che ogni area ha i suoi referenti da contattare in base alle esigenze e alle contingenze che si presentano.
Voto: approvato all’unanimità

4.     Comunicazione della delibera di G.C. n. 149 del 15.12.2014 avente ad oggetto: “Prelievo dal fondo di riserva n. 2/2014”;
Viene comunicato al Consiglio che il Bilancio ha subito un’integrazione di 2000€ con un prelievo dal fondo di riserva, in quanto non sussisteva la necessità di una variazione più articolata, ovviamente al momento della prima variazione detto fondo verrà rimpinguato.

5.     Mozione presentata dal Consigliere comunale Cossaro Alessandra pervenuta al protocollo comunale in data 27/11/2014 ed assunta al protocollo 10052 avente ad oggetto “Benefici comunali Carta Famiglia”;
Il Sindaco illustra al Consiglio le problematiche che il documento presenta rispetto al Regolamento Comunale, ovvero che quell’atto, seppure chiamato Mozione dalla presentante, si configura, a detta di tutti gli operatori consultati, Segretario “in primis”, come interpellanza. Questo in quanto si conclude con una richiesta di risposta, meglio se scritta, anziché con la richiesta di votare un argomento che impegni  il Consiglio o la Giunta.

 A titolo di pro-memoria ecco quanto prevede il Regolamento Comunale, documento normativo per l’attività del Consiglio, che non prevede documenti alternativi misti (mozionanza?):

CAPO IX
INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE,ORDINI DEL GIORNO, MOZIONI

Art. 41 - Modalità di presentazione
1.              Le interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno e mozioni debbono essere sempre formulate per scritto e firmate dal proponente. Quando riguardino argomenti identici, connessi od analoghi, possono essere svolte contemporaneamente.
2.             Ciascun Consigliere non può presentare per ciascuna seduta più di due tra: o una interrogazione, o una interpellanza, o un ordine del giorno e o una mozione.

Art. 42 - Contenuto della interrogazione
1.              L'interrogazione consiste nella richiesta rivolta al Sindaco o agli Assessori per avere informazioni circa la sussistenza o la verità di un fatto determinato.
2.             L'interrogazione deve essere sempre formulata in modo chiaro, conciso ed in termini corretti.
3.             Il Sindaco, o l'Assessore competente per materia, possono dare risposta immediata all'interrogazione presentata anche durante la seduta, se dispongono degli elementi necessari. In caso contrario ne prendono atto e si riservano di dare risposta nella successiva seduta consiliare.

Art. 43 - Contenuto della interpellanza
1.              L'interpellanza consiste nella domanda scritta fatta al Sindaco o agli Assessori per conoscere i motivi, i criteri e gli intendimenti in base ai quali sono stati adottati taluni provvedimenti o trattati determinati affari.
2.             Essa può inoltre richiedere al Sindaco o agli Assessori che precisino al Consiglio gli intendimenti con i quali essi si prefiggono di operare in merito ad un determinato fatto o problema.

Art. 44 - Discussione delle interrogazioni e delle interpellanze
1.              Se il Consigliere proponente non sia presente al momento della discussione della sua interrogazione od interpellanza, questa si intende ritirata, salvo che il presentatore non ne abbia chiesto il rinvio della trattazione ad altra adunanza.
2.             Le interrogazioni ed interpellanze sono lette al Consiglio dal Presidente, il quale può dare direttamente risposta o demandare la stessa all'Assessore delegato per materia.
3.             La risposta deve essere contenuta entro il tempo di cinque minuti.
4.             Può replicare ad essa  solo il Consigliere interrogante, per dichiarare se sia soddisfatto o meno e per quali ragioni e, comunque, contenendo il suo intervento entro il tempo di cinque minuti.
5.              Alla replica del Consigliere può seguire, a chiusura, un breve intervento del Sindaco o del competente Assessore.
6.             Nel caso che l'interrogazione od interpellanza sia stata presentata da più Consiglieri, il diritto di replica spetta ad uno solo di essi, di regola al primo firmatario.
7.              Quando il Consigliere proponente non sia soddisfatto della risposta avuta o comunque intenda promuovere una discussione sulla risposta data dalla Giunta, può presentare una mozione, che dovrà essere iscritta all'ordine del giorno di un successivo Consiglio.
8.             Le interrogazioni ed interpellanze relative a fatti strettamente connesse fra loro vengono trattate contemporaneamente.
9.             Trascorso il tempo di un'ora dall'inizio della trattazione delle interrogazioni ed interpellanze, il Presidente può far concludere la discussione di quella che è a quel momento in esame e rinvia poi le altre eventualmente rimaste da trattare alla successiva seduta del Consiglio Comunale.

Art. 45 - Gli ordini del giorno
1.              Gli ordini del giorno consistono nella formulazione di un voto politico - amministrativo su fatti o questioni di interesse della comunità per i loro riflessi locali, nazionali od internazionali, che investono problemi politico-sociali di carattere generale, e sono presentati per iscritto.
2.             Il Consigliere proponente legge l'ordine del giorno e lo illustra per non più di cinque minuti. Subito dopo intervengono il Sindaco od un Assessore per precisare la posizione della Giunta e non più di un Consigliere per ogni gruppo, ciascuno per un massimo di cinque minuti.
3.             A conclusione della discussione l'ordine del giorno viene posto in votazione.
4.             Il Consiglio stabilisce, tenuto conto delle proposte formulate dal presentatore, le forme di pubblicità da darsi agli ordini del giorno approvati.
5.              Il Sindaco dispone in conformità a tali decisioni.

Art. 46 - Le mozioni
1.              La mozione consiste nella richiesta di un dibattito politico-amministativo su argomenti connessi ai compiti del Comune, al fine di pervenire a decisioni su di essi.
2.             La mozione può avere infine per scopo la formulazione di un voto generico circa i criteri seguiti o che si vogliono seguire nella trattazione di determinati affari  e può concludersi con un giudizio che si intende promuovere dai Consiglieri in merito a particolari decisioni, atteggiamenti o posizioni assunte dal Sindaco o dalla Giunta Municipale.
3.             La mozione deve essere presentata per iscritto e può essere avanzata da ogni Consigliere.
4.             Quando la mozione viene presentata nel corso di un seduta del Consiglio Comunale, il presidente, senza far luogo a discussione immediata su di essa, ne fa prendere atto a verbale assicurando che la stessa sarà iscritta all'ordine del giorno di un successivo Consiglio.
5.              Le mozioni comportano l'adozione di un voto deliberativo, a conclusione del dibattito.
6.             Sulle mozioni possono essere presentati emendamenti che vengono discussi e votati osservando le norme generali del presente regolamento.
7.              La discussione delle mozioni è regolata dalle norme di cui al capo VII del presente titolo.

Appurato che si tratta formalmente di una interpellanza e, sorvolato il fatto che l’interpellante ha spacciato la richiesta del Sindaco a ri-formulare la Mozione come una volontà di censura, il Sindaco, dopo aver dato lettura del documento, ha affermato che l'Amministrazione Comunale è impegnata a sostenere l'ambito sociale ed anche le famiglie, tant’è che il contributo alle famiglie per l’abbattimento delle rette attualmente é di 36.000 euro, regolarmente erogati.
Purtroppo il capitolo al quale l’interpellante fa riferimento non è stato finanziato dalla Regione, come sempre avvenuto negli anni precedenti, va considerato che la somma di 10.000 euro é tutt'altro che esigua per qualsiasi Comune delle nostre dimensioni e che reperire quelle risorse significherebbe aumentare la tassazione o ridurre altri servizi, infatti già reperire i 1.500€  per il “Prestito d’Onore” è stato tutt’altro che agevole ed è inutile riempirsi la bocca parlando di tagli quando l’unica cosa che resta da tagliare sono proprio i servizi.
Detto ciò il Sindaco ha ribadito la disponibilità, sua e degli Assessori, a spiegare la questione personalmente alle famiglie che hanno investito la Consigliera di SPF  del ruolo di portatrice della richiesta.
Comento dell’interpellante: non del tutto soddisfatta.

6.            Mozione presentata dai Capigruppo consiliari Minin Dimitri e Tomasin Luca pervenuta al protocollo comunale in data 03/02/2015 ed assunta al protocollo n. 889 avente ad oggetto: “Extra gettito Imu anno 2014”;
Discussione:  Il Capogruppo di CF, Dimitri Minin, illustra il testo della mozione già anticipata nel penultimo Consiglio e condivisa dal Gruppo di Luca Tomasin (TF), la quale ha saltato un turno per le perplessità del Capogruppo di SPF.
Si tratta di un documento articolato, che parla dello scandaloso obbligo di dirottare gran parte del ricavato (quasi 420.000 €) IMU su un fondo di perequazione che ridistribuisce le risorse ai Comuni meno virtuosi. Illustreremo documento e discussione in un prossimo post.
Voto: approvato all’unanimità

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