mercoledì 4 marzo 2015

RIFORMA SANITARIA, LO STRANO AGGLOMERATO.

Dopo l'infruttuoso incontro della scorsa settimana a Gemona (riguardante 68 Comuni di quelli che sono stati fin qui definiti come Medio Friuli, Collinare ed Alto Friuli), in cui sono state evitate mosse azzardate da parte dei Sindaci dell'Alto Friuli disposti ad eleggere i rappresentanti nonostante l'assenza di qualsivoglia regolamento, si procede, vista la scadenza del 15 marzo, a tappe forzate.
Molte le perplessità, che invitiamo ad approfondire leggendo l'articolo di Piero Cargnelutti (Archivio del Messaggero Veneto - Gemona), alle quali si aggiunge quella di molti cittadini, che già si sono visti rispondere di fare riferimento a San Daniele in quanto ospedale di pertinenza: quale logica sta dietro ad un ambito sanitario che va da Varmo al Lussari?

Pubblichiamo una cartina dalla quale si evince facilmente la problematica nel momento in cui si debba far riferimento a San Daniele e Gemona: la distanza ragguardevole e la mancanza di mezzi di comunicazione.

Se razionalizzare significa ribaltare i problemi sui cittadini è evidente che non ci siamo, e purtroppo sta già capitando. Ovviamente il Sindaco è il primo interprete di questa preoccupazione e, come ha fatto a Gemona (fonte Messaggero) tenterà di mettere in chiaro la questione chiedendo che non vi sia rigidità burocratica nei confronti degli utenti svantaggiati.

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