domenica 29 dicembre 2013

COSA INTENDIAMO PER PROBLEMATICHE DEL RETICOLO IDRICO MINORE

In merito alla ridicola accusa relativa alla scarsa manutenzione del sistema fognario, alla quale abbiamo replicato che la problematica non è la funzionalità della rete ma il fatto che a valle la ricezione delle acque è strozzata e quindi crea esondazioni riportiamo un esempio di questa casistica.
Si tratta di un fondo al quale l'accesso ufficiale (con annessa tombinatura del ponticello di modo ché le acque defluiscano) è posto su Via Mangilli,

per motivi ignoti sul lato di Via Venchiaret è stato "creato", (forse in modo lecito, ma non è importante relativamente a quanto vogliamo esemplificare) un nuovo accesso senza la tombinatura.

Da questo fatto emergono problematiche legate, nel caso di piogge consistenti, allo straripamento delle acque che trovano una diga che ne impedisce il deflusso a valle, trasformando la via in un torrente e costringendo gli abitanti a tutti gli accorgimenti del caso.

Questo dovevamo a chi ci ha chiesto di esemplificare concretamente la problematica ed abbiamo scelto un esempio che esula dalla neccesità di eventi straordinari ma che risulta verificarsi in occasione di tutte le precipitazioni consistenti. In questo caso il proprietario del fondo dovrebbe ripristinare il corretto deflusso delle acque mentre per il resto del territorio il Consorzio Bonifica farà gli adeguati controlli e programmerà gli interventi necessari o le relative richieste.

P.S. affrontiamo il solito tema dei Post Scriptum, ci auspichiamo per l'ultima volta dato che le opinioni ed i trucchi della nostra dissociata, seppure inefficaci, contribuiscono a farne un quadro ancora più chiaro (caso mai ve ne fosse bisogno).
Anche in questo caso abbiamo la possibilità di avere un esempio concreto. La tecnica di spostare l'argomento di discussione è nota e codificata (stratagemma 29, detto diversione, dal libello "L'arte di avere ragione" di Arthur Schopenhauer), quindi passare dalle lamentazioni vittimistiche ad un sermone sul GAL (frutto di uno scarsamente efficace copia/incolla) non sposta i termini del giudizio sulle motivazioni/competenza degli interventi contro di noi. Noi non siamo il sito del Comune e quindi non abbiamo nessun obbligo didattico, siamo il blog di una formazione amministrativa e gestiamo i nostri strumenti secondo i nostri criteri ma, visto che il GAL è stato utilizzato per motivi retorici, vi aggiorneremo brevemente su cosa ruota attorno ad esso:

Il GAL è stato spiegato pubblicamente in tutti comuni del Medio Friuli (11),  Castions compreso. Per la prima volta è stato scelto il metodo di coinvolgere cittadini e imprese nell’individuazione delle specifiche esigenze del territorio. Questa strategia, propedeutica alla costruzione dei futuri bandi, mirati esclusivamente alle esigenze territoriali, ha prodotto, nel nostro Comune, una quindicina di richieste di finanziamento (evidentemente l’informazione c’era). Anche l'Amministrazione Comunale ha sviluppato un progetto (€ 200.000) per la promozione turistica territoriale, tenendo conto anche delle riqualificazione del centro storico.
Va detto che la proposta è stata accolta con notevole entusiasmo, infatti per Castions, hanno già aderito al GAL (strumento finanziario pubblico/privato) come soci (oltre al Comune) due realtà private e la terza è in fase di adesione. Dopodiché per ulteriori informazioni sarà opportuno, per chi fosse interessato alla tematica, esser presente alle prossime, pubbliche, riunioni/rendicontazioni dei progetti presentati, a proposito delle quali è anche possibile contattare l'assessore competente oppure fare un'interpellanza (che aspettiamo con la solita litania relativa alla mancata trasparenza ecc….).
La nostra dissociata, nel periodo in cui ha scelto di costruirsi il proprio recinto per non essere il “galoppino” (testuale parola, tutti pronti a testimoniarlo) di qualche Assessore, ha scelto di lavorare “pro domo sua” e quindi non può imputare a noi il fatto di non sapere quanto accade nel tessuto socio economico locale. Probabilmente l’impegno assillante di coglierci in fallo l’ha distratta da quanto avviene attorno a lei.
Quindi, per quanto ci riguarda, chiudiamo qui la questione, basta Post Scriptum su un soggetto del quale non vogliamo gratificare l’ego salvo, qualora costretti a ristabilire la verità, dare conto della situazione e della forsennata ricerca di prove contro di noi (basata sulla presunzione che siamo in malafede o disonesti, in questo decisamente allineata con i suoi compari) che la anima da quattro anni. 

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